IL PRIMO MODELLO DI ITINERARIO TURISTICO CROSSMEDIALE 4.0 NELLA TERRA DEL LUPPOLO ITALIANO
HOPTOUR
PRESENTAZIONE FORMAT
Pulsante
Sfida
09.10.2020 Alfonsine [Ra]
Campagna di Social Media Marketing “HOPTOUR”
Una campagna di social media marketing è una strategia innovativa che amplia le capacità dei media tradizionali arricchendo l'immagine commerciale e la reputazione, non solo sul web, di un marchio di qualità come HOPTOUR come modello di itinerario turistico esperienziale legato al luppolo italiano in una modalità crossmediale. L'obiettivo della campagna proposta da Fantini Fabrizio sarà quello di concentrarsi sulla qualità di contenuti originali, la promozione offline e online sia dei prodotti derivati dal luppolo italiano rientranti nel campo della nutraceutica che quelli che ruotano attorno alla terra del luppolo italiano, che abbiamo definito HOPLAND. La versatilità intrinseca di una campagna di social media marketing la rende uno strumento perfetto sia a fini promozionali, sia come prodotto quotidiano di lavoro, intrattenimento ed apprendimento. Una campagna di social media marketing 4.0 oggi permette di raccontare come vivono gli abitanti della terra del luppolo diventa così un sostegno strategico all’azione di marketing di una più ampia campagna di comunicazione intesa nel modo classico [TV, stampa, riviste di settore e locali] programmata e strutturata per la divulgazione della mission dell'ecosistema del luppolo italiano. Il format è correlato alla campagna di marketing HOPLAND.NETWORK proposta per la creazione dell'Associazione Temporanea di Scopo con capofila la COOPERATIVA LUPPOLI ITALIANI per l'accesso al finanziamento del GOI 2021-2022 dal titolo ProHopSmartChain, e indipendentemente dall'esito del bando il programma prenderà forma grazie al coinvolgimento di tutti gli operatori della filiera del luppolo italiano.
La promozione attraverso strategia di marketing integrato e orientato ad un target specifico di cliente non può più prescindere da una consistente attività sui social media nell'era di “internet del valore”, vero passaparola moderno che determina il successo o l’insuccesso di una iniziativa commerciale. In modo quasi indelebile, pregi e difetti [pochi nel caso di una pianta officinale come il luppolo] vengono esaltati e riverberati rapidamente e con capillare distribuzione. Condividere le informazioni commerciali attraverso i più popolari social network è una scelta quasi obbligata e deve sottostare ad una accurata strategia da attuare con regolarità, per diffon
dere in modo “virale” le informazioni relative allo sviluppo della produzione del luppolo italiano partendo dall'azienda agricola che per prima ha creduto in questa avventura la COOPERATIVA LUPPOLI ITALIANI e la start-up INNOVABILITA che nasce con l'obiettivo di apportare innovazione nel settore agritech italiano.
L'importanza dei social
«Voglio aprire un account su Twitter perché … fanno tutti così» è una frase che nasconde una valutazione errata di partenza: senza mettere in dubbio l’utilità del singolo profilo social, bisogna conoscere il valore dela piattaforma per intuire se sia idonea al progetto. Un artista potrebbe utilizzare Twitter per aggiornare i fan durante la lavorazione di un film, pubblicando tweet con buona frequenza, un’azienda di apparecchiature mediche potrebbe non avere argomenti a sufficienza per “cinguettare” con costanza. «Faccio una pagina Fan perché il mio concorrente ne usa una» è una frase che rischia di trasformare l’apertura di una pagina Fan in un boomerang: se il concorrente non ha risorse a sufficienza per tenere aggiornata la propria pagina, la farà “apparire” abbandonata; meglio allora rinunciare al canale social, se il rischio è quello di trasmettere l’idea di una struttura in agonia, oppure delegare professionisti del settore quelli che il mondo del web chiama “social media marketer” pe noi sono “ethical web writer” - scrittori di dati certificati che valorizzano nel mondo digitale un asset di valore nel mondo fisico – che si occupano della gestione dei profili online collegati alla campagna di comunicazione HOPTOUR. In questi casi il risparmio non paga quasi mai: cercare di reperire del tempo che non si ha, per evitare la spesa di una risorsa esterna e qualificata, inciderà sulla frequenza di aggiornamento e sulla qualità dei contenuti, pubblicati saltuariamente ed in maniera trascurata.
Il target
Determinare degli obiettivi che si vogliono raggiungere è fondamentale per stabilire quale canale sfruttare e quali strategie utilizzare. Vendere un prodotto piuttosto che far conoscere il marchio aziendale implica scelte diverse; divulgare un nuovo modello di itinerario turistico olfattivo richiede un’interazione verbale con gli utenti, promuovere i contenuti multimediali di una azienda originale come la COOPERATIVA LUPPOLI ITALIANI richiederà decisamente un maggiore impatto multimediale (video su YouTube/Vimeo, post aggiornati su Facebook e Twitter, “pin” su Pinterest, articoli specifici su LinkedIn). Va da sé che la sinergia fra i diversi social media massimizzerà al meglio le diverse esigenze, favorendo in parallelo sia il messaggio che un risultato di maggior action/lead/sale.
Pianificazione delle attività
La regolarità e la frequenza degli aggiornamenti (oltre alla qualità dei contenuti multimediali) fanno percepire agli utenti che il progetto è “vivo” e si sta sviluppando; ogni canale social ha le sue frequenze ottimali ed andrebbero rispettate evitando eccessi in ambo le parti. Preparare contenuti è un’attività creativa che necessità di una pianificazione per evitare di dover invocare l’ispirazione del momento (di fronte ad una textbox vuota ed il cursore lampeggiante): si rischia solo di non scrivere il contenuto appropriato e perdere magari più tempo del previsto in attesa della scintilla creativa. Meglio allora, anche una volta a settimana, pianificare i contenuti da realizzare periodicamente, crearli e “calendarizzarli” nel breve termine. Ciò ottimizzerà molto il tempo investito e permetterà di dare un ordine logico alla presentazione dei post avendo organizzato a monte una vero e proprio storyboard/mappa mentale di una storia in tempo reale.
Linguaggio corretto: sottocodice
Ogni piattaforma ha i suoi fruitori con profilo, gusti e linguaggi che variano da social a social. Senza addentrarsi in un discorso antropologico, basti pensare ai limiti tecnici imposti alla scrittura: un tweet è limitato a 280 caratteri e per forza di cose ci costringe a comunicare in maniera diversa rispetto a quanto si farebbe con un post di Facebook o LinkedIn. Anche la presentazione testuale dovrebbe essere curata ed adeguata. Titoli, descrizioni, approfondimento, tag, hashtag: più si è specifici minore sarà la fatica nel farsi trovare e dunque con un altro grado di “indicizzazione” sui maggiori motori di ricerca. Poniamo per esempio che la news del giorno venga copiata ed incollata sul blog corporate, sulla pagina Facebook, sul profilo Twitter e sulla pagina Google+; senza considerare la perdita di comunicazione, dovuta ad un erroneo utilizzo dei singoli canali. Offrire all'utente contenuti diversi in base alla piattaforma, aumenterà le interazioni cross-mediali magari spingerà un utente all’iscrizione su un canale solo per non perdersi quel tipo di aggiornamento. Ad ogni social corrisponde un modello di utente-target.
Call to Action
L’utente-medio del web è tendenzialmente pigro, è un dato di fatto. Ha poco tempo, altro dato di fatto. La sua attenzione va stimolata con un messaggio finale breve e diretto, perché spesso un invito che non sia esplicito (es: “Compra adesso!” o “Prenota subito con noi le tue vacanze“) viene poco considerato o messo in coda ad altre micro-priorità di consultazione. Questo approccio è chiamato “Call-to-action” (invito all’azione). Scrivere “E’ uscito il mio nuovo libro” è diverso da “Acquista su Amazon il mio nuovo libro!” (con link alla scheda incluso); sembra paradossale, ma la prima frase può essere percepita come mera nota informativa! Anche i pulsanti di condivisione (i cosiddetti “Add this“) non sono altro che un invito a far sapere ad altri che l’articolo è piaciuto, che il prodotto è di gradimento o che la notizia merita di essere diffusa ad altri amici. Inserire questi strumenti, soprattutto su blog e magazine, è ormai quasi una forma obbligata di ogni attività commerciale.
Ethical Web Writer: il ruolo
La credibilità di un format originale e innovativo come HOPTOUR si misura della sua popolarità e dei suoi sostenitori spontanei: i blogger e i post potivi sui forum di esperti e di competenti del settore può far intensificare la fiducia degli utenti, futuri fruitori dei servizi e dei prodotti legati al luppolo. Coinvolgere un ethical web writer nell'attività di promozione commerciale, tramite la produzione di video e contenuti multimediali aumenta i benefici rivolti ad un target preciso e definito, piuttosto che puntare su diffusione a larga scala atta a raggiunge una massa indistinta di consumatori. In ogni caso è fondamentale che questa figura rappresentata dallo staff di INOVABILTIA sia sostenuta da tutto l'ecosistema come copywriter ufficiale del programma. Nell'era della customer journey il “web-technology-consultant” assume un ruolo fondamentale per la trasformazione digitale del settore agritech e da semplice consulente di quelle aziende che hanno tra i propri obiettivi di business quello di utilizzare al meglio le tecnologie dell'informazione [IT] può rivelarsi l'anello di congiunzione funzioanle nelal catena del valore mettendo in correlazione il mondo commerciale off line e con il mondo del commercio digitale che viaggiano in modo parallelo con regole definite e condivise in una sorta di nuovo codice etico.
Statistiche
Una parte importante dell'attività dell'ethical web writer avviene dopo il lancio di una campagna: è vero che una buona pianificazione è amica delle performance, ma spesso si è costretti a partire al buio e in territori poco esplorati. Diventa così fondamentale la misurazione dell'operato tramite l’analisi delle statistiche, per ottimizzare sempre di più le future azioni. Più che ai numeri ed ai record di visite, questi sono i paramenti molto più efficaci:
conoscere le sorgenti di traffico funzionano e quali vanno ottimizzate/eliminate;
fare l’identikit degli utenti per definire future profilazioni;
individuare le interazioni con i contenuti per comprendere cosa riproporre e cosa evitare;
analizzare la distribuzione geografica e temporale degli utenti.
Quest’ultimo punto riveste un'importanza preponderante in quanto dovrebbe fornire indicazioni utili sul “quando” muoversi: agire nel momento in cui i profili sui vari social o sul canale è più visitato. Il tempismo e la forma sono elementi base per una corretta ed efficace campagna di social media marketing che prevede strumenti di funnel marketing e drop shipping.
Content is the King
Lo slogan che tanto piace a Google dovrebbe essere sempre tenuto a mente! Tutto ciò che è stato scritto fino ad ora non ha valenza sufficiente senza “buone prassi” su cui puntare o senza un marchio dalla sufficiente credibilità ed autorevolezza. Investire in ciò che si offre e perfezionarlo con regolarità è fondamentale. Il PR capace sarà abile a portare clienti al nostro locale, ma se il locale non è all’altezza i clienti fuggiranno; le risorse investite (a vuoto) nel PR avrebbero dovuto essere destinate alle migliorie del locale. Anche i contenuti (post, tweet, ecc.) dovrebbero essere curati con la stessa attenzione, evitando errori di comunicazione, errori grammaticali, sviste di battitura, imprecisioni sull’informazione. L'aspetto funzionale del marketing virale è che la forza del messaggio esegue il grosso del lavoro, facendolo diffondere fra gli utenti in modo spontaneo. Sostanzialmente il viral marketing è una strategia, che se ben studiata, è particolarmente vincente, perché, una volta innescato il meccanismo, sfrutta ogni sfaccettatura del passaparola.
La campagne di marketing sui social media
Con il termine Social Media Marketing s’intende quindi l’uso delle piattaforme social e di messaggistica [Telegram] per creare un rapporto diretto con il proprio pubblico. Oggi, infatti, tramite questi nuovi canali comunicativi, milioni di persone possono scambiarsi contenuti digitali di ogni tipo (foto, commenti, video, ecc.) ed esprimere la propria opinione all’istante. Un fenomeno che accoglie un bacino di più di 2 miliardi di utenti digitali, un mondo in cui le aziende agricole 4.0 per entrare, devono porsi con le stesse modalità comunicative di chi frequenta i canali social, interagendo con un dialogo alla pari e partecipato, evitando l’utilizzo delle classiche tecniche di comunicazione unilaterale, pena un calo di reputazione e di utenti. Ecco perché programmare una campagna di social media marketing condivisa con tutto l'ecosistema per un format come HOPTOUR risulterà fondamentale per poter diffondere in modo efficace e produttivo il proprio messaggio pubblicitario che rispecchi la qualità dei contenuti per la diffusione della cultura del luppolo partendo dalla Terra del Luppolo Italiano: l'Emilia-Romagna. Per scoprire le potenzialità del mondo dei social media in modo condiviso da un ecosistema produttivo va prevista una strategia comunicativa specifica per raggiungere molteplici obiettivi, come:
definizione del proprio pubblico “target” del mondo del luppolo nei differenti social
aggiornamento e ri-definizione della mission dell'ecosistema HOPLAND che si vuole diffondere con HOPTOUR
creazione e produzione di contenuti multimediali redazionali originali: video-tutorial, spot, web-serie
creazione e diffusione di video-newsletter settimanali attraverso software di email marketing automation
attivazione di un blog web 4.0 e dei profili web sui ulteriori social network dedicati al mondo del luppolo
attivazione di un programma di fidelizzazione attraverso una HOPCARD carta sconti personalizzata convenzionata
con gli operatori commerciali del luppolo italiano
iscrizione e attivazione profilo nei maggiori marketplace di settore con modalità drop-shipping
invito alla partecipazione dell'utenza, attraverso la condivisione di storie, testimonianze, documenti, materiale fotografico
e video, creazione di contest con montepremi;
aggiornamento costante sullo stato di avanzamento del progetto attraverso la produzione di post e contenuti tematici user generated.
potenziamento della reputazione online e offline dei marchi ECHOPOIL, ECHOPWATER, HOPTOUR, HOPLAND e altri creati dall'ecosistema
#ideavirus
Il marketing virale ha il fine di creare qualcosa che contenga in essere la propensione a diffondersi spontaneamente tra gli utenti proprio come farebbe un virus [un periodo non adatto ad utilizzare questo termine, ma rende l'idea: l'ideavirus – un’idea – proprio come il COVID-19 – può essere contagiosa e quindi può trasmettersi da persona in persona attraverso un semplice contatto. Inconsapevolmente e involontariamente, in modo naturale. Ed oggigiorno questo meccanismo di contagio appare sempre più congeniale alla logica della rete. Infatti grazie ai social siamo sempre più connessi l’uno all’altro. E più si è interconnessi, più la propagazione virale diventa rapida. Ed qui che si vuole arrivare: che un contenuto si diffonda rapidamente e diventi virale. Non è possibile garantire a priori che tutte le campagne di viral marketing siano destinate a funzionare. Alcune riescono meglio di altre. E tra quelle riuscite meglio qui si sono estrapolati dei punti comuni che le hanno rese casi vincenti di viral marketing. Oggi sono stati identificati sei principi [di Wilson] di viral marketing che per funzionare deve possedere una strategia di viral marketing:
1. proporre prodotti o servizi gratuiti 2. essere facilmente condivisibile 3. utilizzare i sistemi di comunicazione già esistenti 4. sfruttare motivazioni e comportamenti comuni 5. deve essere facilmente scalabile 6. trarre vantaggio dalle risorse altrui 7. partire da una nicchia per diffondersi tramite la community
#Tippingpoint
Scopo primario di una campagna di viral marketing è ottenere con un budget contenuto rispetto ai costi di una campagna commerciale classica alcuni sensibili cambiamenti nel comportamento di acquisto, facendo leva sulle reti di influenza tra consumatori. Prima che il contenuto diventi virale, bisogna raggiungere il cosidetto tipping point, vale a dire il punto di esplosione del virus, cioè il momento in cui quel contenuto esplode e comincia contagiare grandi masse di persone, grandi abbastanza perché il contenuto si diffonda in maniera spontanea e autonoma. Sta proprio qui la chiave di volta per una buona e giusta progettazione di una campagna di marketing virale, nel capire come sia possibile raggiungere questo fatidico tipping point, cioè il momento il cui il contenuto farà il suo lavoro da “solo”. O quasi. Come raggiungere il tipping point? Si può ottenere principalmente in tre modi:
1. scegliendo influencer efficaci
2. creando un messaggio virale che sia sticky (appiccicoso)
3. attraverso una strategia di seeding condivisa e collaborativa
In conclusione per progettare un’ideavirus che sia contagiosa e che si diffonda in maniera pandemica occorre considerare diversi fattori e curare alcuni aspetti fondamentali prima di “attivare il virus”. In questo caso è l'ethical web writer che si occupa di individuare il “batterio” in modo da renderlo il più efficace ed efficiente possibile per un format innovativo come HOPTOUR.
#contentseeding
Il content seeding è una strategia che consente di seminare i contenuti nei terreni d’interesse (quelli più fertili) con l’intento di far crescere il passaparola positivo online del prodotto o servizio che si vuole promuovere. Le aree in cui si possono seminare i contenuti sono diversi: dai post di un blog dedicato, condiviso sui canali social e ricondivisi a loro volta (con link diretto) dalla condivisione oppure direttamente dal sito/blog. Si aggiungono i video virali caricati su Youtube, i testi realizzati con keyword specifiche (grazie a Google Adwords) e i forum sia generalisti che di settore. Il posizionare i contenuti nei terreni fertili richiede per prima cosa realizzare contenuti di qualità, così da essere catturati dai social, dai motori di ricerca, per poter essere replicati dagli influencer, oltre che da utenti interessati generando conversazioni capaci di ampliare l’awareness del marchio HOPTOUR e ottenere i risultati prefissati all’inizio della campagna. Ancora prima di pensare a quali contenuti creare, vi è il passo più importante: analizzare il mercato web e fare audit. Poter conoscere quali sono gli interessi che i contenuti multimediali prodotti possono soddisfare è importante, va da sé che comprenderne il linguaggio e i luoghi di interesse virtuale sono elementi importanti per superare le prime barriere. Effettuare una ricerca poi permette di mappare tutti i mezzi online che possono aiutarci nel realizzare la nostra strategia di content seeding e indirizzare meglio le energie dedicate alla comunicazione efficace. Un esempio? Individuare gli influencer adatti ad un progetto come HOPLAND.NETWORK per la promozione condivisa di HOPTOUR. Nel caso di HOPTOUR si possono attivare una serie di azioni che richiamano i nuovi opinion leader del settore e di quelli che potrebbero essere interessati come produttori o distributori: il ruolo di un direttore creativo e del suo staff interno a INNOVABILITA è proprio questo. Con la “mappa-media” alla mano si possono individuare i siti, blog, forum, marketplace dove “seminare” il contenuto dando vita, con la giusta cura e attenzione, alle relazioni.
Analizzando mezzi e le risorse a disposizione è più funzionale per verificare dove il terreno appare più fertile rispetto ad altri e ri-definire continuamente l’approccio migliore per lo sviluppo di un modello di tokenomics nel settore del turismo esperienziale 4.0 legato alla filiera del luppolo italiano.
#HOPTOUR
Questi sono i servizi proposti per attivare la campagna di social media marketing #HOPTOUR:
Aggiornamento online corporate design delle aziende coinvolte con link al portale HOPLAND.NETWORK
Implementazione del portale HOPLAND.NETWORK
Creazione e gestione blog dedicato HOOPLANDblog
Aggiornamento content management sul portale e sui profili social #HOPTOUR e #HOPLAND
Attività settimanale SEM - Search Engine Marketing
Attività settimanale SEO - Search Engine Optimization
Analisi dati esistenti e raccolta database realtivi alle aziende della filiera e pianificazione coordinata strategia comunicazione 2021-2022
Aggiornamento e attivazione nuovi profili social network HOPTOUR – HOPLAND
Creazione di ADV online: video-tutorial, video-newsletter, spot
Attivazione DEM - Direct Email Marketing / funnel marketing e drop shipping
Attivazione Email Marketing Automation
Attivazione e gestione google Analytics, AdWords, Facebook e Twitter campaign
Attivazione HOPTOURcard
Attivazione HOPTOURapp
Il valore di scrivere per qualcuno online: ETHICAL WEB WRITER
Un creativo che vive di parole e si emoziona ad ogni digitazione sulla tastiera, estensione delle proprie mani, come insegna il maestro McLuhan, è colui che ricopre il ruolo dell'ethical web writer, uno scrittore del web con un'attenzione particolare ai contenuti. Lo scrittore del web è una figura complessa, che richiede competenze articolate ed eterogenee: non solo deve conoscere nei dettagli web e le sue tendenze, ma deve avere anche una veriegata cultura generale, deve aggiornarsi sulle novità SEO e al webdesign. Un copywriter 4.0 è in grado di creare e pubblicare nel modo più efficace contenuti che informino, convincano e persuadano i destinatari a compiere determinate azioni. Questa disciplina richiede metodologie e accorgimenti diversi in funzione del canale di comunicazione utilizzato. La nascita del termine “copywriter” risale al XIX secolo, quando nacque nelle redazioni giornalistiche per indicare chi si occupava della redazione di annunci. Con la diffusione dei mass media, il copywriting si è sviluppato in ambito pubblicitario: oggi, nell'era di internet del valore, il copywriter lavora per agenzie di comunicazione a stretto contatto con l’Art Director, ossia colui che cura la parte grafica delle pubblicità. L’attività di copywriting oggi è un aspetto molto importante anche della comunicazione sul web per creare una “web reputation”. Nel caso di HOPTOUR l'ethical web writer deve essere in grado di scrivere contenuti con un forte accento sulla persuasione e saper trovare una sintesi con l’ottimizzazione per i motori di ricerca, rendendo quindi i contenuti graditi a google.
Oggi il web è affollato, le aziende con una presenza online sono sempre di più e l’unico modo per riuscire a farsi notare è creare dei testi di qualità, utili ed interessanti, in grado di dare delle risposte valide agli utenti, ma, soprattutto, che siano visibili sui motori di ricerca. Il core values del format è dato dal valore delle persone che lavorano il luppolo italiano: qualità [dei dati], professionalità, fiducia sono i punti di forza su cui si basa tutta la strategia comunicativa. In questo ecosistema il'EWW che tratta il tema del luppolo, quindi si potrebbe definire un “hopblogger” il quale deve saper individuare i limiti di ogni attore della filiera per poterli affrontare comunicandoli e riuscire, così, a migliorare di giorno in giorno, dopo un successo, ma soprattutto imparando a reagire dopo una battuta d'arresto. Il ruolo dell'hopblogger è quella di comunicare in modo coerente seguendo le indicazioni di un marketing etico coinvolgendo gli utenti del web [non più consumatori] lungo il percorso di vendita [customer journey] e tutti i punti di contatto tra lui e i prodotti a base di luppolo o un servizio [HOPTOUR] . Oltre ai momenti di interazione diretta tra cliente e aziende, anche i contatti indiretti, caratteristiche, interessi, gusti, modi di vedere e di agire simili, coinvolti nell'interazione con i contenuti multimediali in grado di valorizzare lo stile unico di chi produce e commercializza il luppolo italiano. In caso contrario si potrebbe rischiare solo di ingaggiare una battaglia già persa in partenza perché basata su una comunicazione mono-direzionale e autoreferenziale che non porterà ai risultati previsti.
In questa innovazione di processo di marketing proposta da INNOVABILITA anche gli obiettivi, come le decisioni, subiscono una trasformazione e devono presentarsi S.M.A.R.T., ossia:
Specifici
Misurabili
Realizzabili
Rilevanti
Limitati nel tempo.
Personal Branding
Si tratta di quell’insieme di strategie e di attività volte a comunicare una specifica identità, a far conoscere e generare awareness (ovvero consapevolezza) ed engagement (ovvero coinvolgimento) attorno ad un prodotto [luppolo] e servizio [HOPTOUR] e le persone che in Italia hanno creduto prima di altri nella diversificazione delle proprie coltivazioni puntando sul luppolo italiano. Il Personal Branding è fondamentale per far sì che il mondo del web si possa ricordare delle persone che propongono prodotti di valore dal mondo reale passando dal mondo digitale. E’ un processo lungo, che richiede impegno, tanta pazienza e un lavoro costante che dura nel tempo in uno sviluppo continuo di quello che NNOVABILITA ha definito “algoritmo della fiducia”. Fare Personal Branding vuol dire costruire e gestire quotidianamente una determinata mmagine, professionale e personale, distinta dalla percezione che ognuno di noi ha di se stesso; occorre necessariamente far parte di una community; affermarsi come un riferimento autorevole ed esperto nel proprio settore di riferimento e diventare fonte di ispirazione per gli altri, emozionare e coinvolgere, quindi, chi segue il mondo del luppolo in Italia.
Questa è una presentazione del programma HOPTOUR che si basa sul valore principale che vuole contraddistinguere INNOVABILITA come start-up proponente innovazione di processi per nuovi modelli di tokenomics: l'empatia.
Nel caso di un ethical web writer per HOPTOUR sarà fondamentale condividere il valore delle aziende agricole e delle persone che compongono l'ecosistema, rafforzando il bran collettivo, acquisire nuovi potenziali client internazionali, vendere prodotti e servizi con una attenzione particolare all'etica e ai contenuti che si vogliono veicolare sulla produzione del luppolo italiano.
L’empatia aiuta ad immedesimarsi al meglio nel format che si deve rappresentare, sia nei clienti e potenziali clienti a cui ci rivolge online. Questo permetterà di scoprire le loro esigenze, le loro paure e i loro bisogni e trovare di conseguenza sempre le migliori parole per veicolare un messaggio che faccia presa nelle loro menti.
L’empatia è la capacità di comprendere appieno lo stato d’animo altrui, sia che si tratti di gioia, che di dolore.
Il significato etimologico del termine è “sentire dentro”, ad esempio “mettersi nei panni dell’altro”: farlo attraverso il web è una sfida avvicente che si basa sull'agoritmo della fiducia. Lo scopo della scrittura sul web non è sempre e necessariamente quello di vendere un prodotto un servizio, ma soprattutto di dare voce a un brand, comunicare i suoi valori, la sua mission e la sua vision al mondo: HOPTOUR rappresenta questo viaggio, non a caso partito da SANA RESTART 2020.
#HOPLAND lo spazio digitale che ruota attorno a HOPTOUR
La terra del luppolo italiano rappresenta un'esperimento nel campo della comunicazione nell'era della tokenomics in cui per la prima volta in Italia un'ecosistema di produzione agroalimentare utilizzerà nuove strategie di comunicazione e la tecnologia DLT per pre-vendere i prodotti e servizi realizzati con il luppolo italiano prodotto in Italia.
HOPLAND è uno straordinario biglietto da visita con contenuti che raccontano la biodiversità dei luoghi storici e gli spazi pubblici e privati in una “prospettiva assolutamente non convenzionale” di costruzione di una nuova “memoria visiva condivisa” dai partecipanti. HOPLAND.NETWORK è il portale del format dove sarò raccolto il materiale fotografico e video di chi oggi fa parte del mondo della produzione del luppolo e dei suoi derivati in Italia. Saranno quindi utilizzati non solo foto, suoni o video, ma anche animazioni e contenuti crossmediali user generated come modello innovativo di turismo esperienziale misto alla creazione di una nuova forma di “costruzione visiva collettiva” della percezione delle meraviglie della nostra terra emiliano-romagnola. La campagna di social media marketing coordinata dallo staff di INNOVABILITA fungerà da traino prima e successivamente per la promozione del GOI ProHopSmartChain. Un format crossmediale di forte impatto proiettato verso le nuove generazioni, in grado di sfruttare le risorse del web 4.0 come “mezzi di condivisione” per una nuova economia più sostenibile in linea con i goals dell'agenda 2030.