MADEINITALY.TECH allo SMAU per la finanza rigenerativa di REGENDAO

Fabrizio Fantini • 3 ottobre 2023
l’intelligenza artificiale (AI) per la finanza rigenerativa italiana e le imprese intelligenti italiane. 

https://www.smau.it/relatori/fabrizio.fantini


La tokenomics italiana: verso la prima DAO del made in Italy del web 3.0


Nell’era di internet of everywhere [IoE] e del web 3.0 ci sono ancora imprenditori e innovatrici e ricercatori dei Paesi dell’UE che hanno intuito il valore delle DAO - organizzazioni autonome decentralizzate - e degli smart contract di un web decentralizzato e basato su reti neurali interconnesse il nostro modello di tokenomics è basato sul trasferimento di valore dal mondo fisico  di asset strategici nel mondo virtuale, o meglio online,  attraverso protocolli di consenso blockchain crittografati e basati su smart contract. Per il team di ricerca e sviluppo di INNOVABILITA  e INVESTJAM la catena di blocchi si traduce in italiano in “Catena del Valore” nel 2024 le reti neurali blockchain interoperabili diventeranno anche in Europa un modello ecosistemico per sostenere un’economia rigenerativa e raggiungere in poco tempo una reale indipendenza tecnologica Made in UE.
Quali saranno i nuovi modelli di business realmente sostenibili nei Paesi dell’UE verso un vero Mercato Unico digitale? In questo senso la finanza rigenerativa può essere un modello efficace? Cosa cambierà nel mondo crypto asset con il regolamento MiCA da luglio 2024? Quali saranno  i vantaggi dell’introduzione dell’EU Digital Identity Wallet (Eudi)? L’Artificial Intelligence Act prevede una regolamentazione dei sistemi di intelligenza artificiale generale e generativa a cui l’ordinamento nazionale dei Paesi dell’UE dovrà adeguarsi a quello comunitario: quali sono le modalità e le tempistiche? Quale sarà la funzione dell’European Blockchain Partnership [EBP] per la cogenerazione del web 3.0 Made in UE. Sono questi alcuni temi che tratteremo durante il worskshop in programma il 19 ottobre 2023             dalle ore 10:30 alle 11:20 esponendo al pubblico presente il modello della DAO MADEINITALY.TECH per la valorizzazione dell’autentica produzione di asset strategici Made in Italy per la generazione di un network di valore delle produzioni MADEINUE. Partendo dalla rivoluzionaria introduzione dell’EUDI nel mondo economico finanziario europeo la Commissione europea nei prossimi anni garantisce che potrà fornire un sistema unificato e affidabile per l’identità digitale a tutti i cittadini europei. Invece di sostituire e abolire i vari progetti che sono sorti negli scorsi anni rispetto alle identità digitali nazionali nei diversi Paesi Europei, Eudi mira a integrarle in un’unica soluzione, semplificando e rendendo più sicuro l’accesso ai servizi online sia a livello nazionale che transfrontaliero.
Uno degli obiettivi dell’iniziativa è quello di consentire ai cittadini europei e alle imprese di condividere i propri dati identificativi in modo sicuro. Questa integrazione comporterà una semplificazione delle procedure burocratiche e una maggiore efficienza nell’accesso ai servizi pubblici e privati online.  EUDI si basa su un portafoglio digitale che conterrà diverse identità digitali e attestazioni,  sia certificate che non-certificate. Ad esempio, gli utenti potranno archiviare la versione digitale             dei loro documenti d’identità, patenti di guida, diplomi e altre informazioni personali rilevanti. Il controllo delle informazioni condivise sarà nelle mani degli utenti, i quali potranno decidere con quali soggetti condividerle. Inoltre, Eudi si integrerà con una serie di credenziali di identità digitali sicure, che permetteranno di verificare l’identità degli utenti e garantire l’autenticità delle informazioni fornite. L’implementazione di EU Digital Identity Wallet (Eudi) vuole portare vantaggi per gli utenti      e l’intera comunità europea  in termini di sicurezza: Eudi vuole garantire elevati livelli di sicurezza per le informazioni personali degli utenti, riducendo il rischio di furto di identità e frodi online.  Gli utenti avranno inoltre il pieno controllo delle proprie informazioni personali e potranno decidere con chi e quando condividerle, preservando così la propria privacy. EUDI inteso come un sistema interoperabile consentirà l’accesso ai servizi online in diversi paesi europei senza la necessità             di possedere molteplici identità digitali, e gli utenti avranno quindi accesso semplificato ai servizi pubblici e privati, riducendo la burocrazia e i tempi di registrazione. Dal momento che EUDI si basa su un portafoglio digitale che conterrà diverse identità digitali, certificati e attestazioni e “attributi” ciò potrebbe rappresentare un rischio per la privacy degli utenti. Poiché questi dati personali sarebbero archiviati in un’unica soluzione, vi è il rischio di accessi non autorizzati o di violazioni           della sicurezza che potrebbero compromettere le informazioni sensibili di migliaia se non milioni di utenti: per questo motivo la Commissione europea sta progettando l’EUDI con implementazioni di meccanismi di sicurezza solidi basati su politiche di protezione dei dati per prevenire qualsiasi possibile vulnerabilità. Inoltre, nonostante l’obiettivo di garantire l’interoperabilità e semplificare l’accesso ai servizi online, la centralizzazione delle identità digitali potrebbe comportare un maggiore rischio di sorveglianza e controllo da parte di entità centrali, come il governo o altre autorità.
Questo potrebbe sollevare preoccupazioni per la libertà individuale e la protezione della privacy degli utenti, poiché i loro dati potrebbero essere più facilmente monitorati o utilizzati per finalità indesiderate. Un altro possibile svantaggio è la dipendenza da una singola soluzione tecnologica,  infatti se EUDI dovesse riscontrare problemi tecnici o subire attacchi informatici, ciò potrebbe comportare gravi conseguenze per gli utenti, che potrebbero trovarsi impossibilitati ad accedere ai servizi online o subire danni finanziari o reputazionali. I prossimi step per l’implementazione di Eudi includeranno la realizzazione di un prototipo dell’EU Digital Identity Wallet, sviluppato nell’ambito del programma “Digital Europe” e testato attraverso progetti pilota su grande scala in settori come  il settore sanitario, i servizi finanziari, l’istruzione e i trasporti. Inoltre, la pubblicazione   della regolamentazione applicabile fornirà l’architettura tecnica di base e un quadro di riferimento  che garantirà un’identità digitale affidabile e interoperabile per tutti i cittadini dell’UE. Questi passaggi rappresentano importanti progressi verso la realizzazione dell’EU Digital Wallet in Europa, consentendo ai cittadini, ai residenti e alle imprese  di avere accesso sicuro a servizi online pubblici e privati in tutta l’Unione Europea.
E’ arrivato il momento tanto atteso da chi progetta soluzioni informatiche “efficaci” e rigenerative, quello della riflessione prima dell’azione. Osservare e confrontarsi per disegnare nel migliore dei modi il quadro normativo e il frame dove l'intelligenza artificiale e la crittografia potrà agire per apportare un cambiamento significativo nei principali settori tecnologici delle nostre aziende italiane ed europee. Le grandi aziende di ogni angolo del mondo stanno assegnando sempre più risorse per apprendere e utilizzare la potenza dell’intelligenza artificiale e della blockchain [soluzioni crittografiche e quantistiche]. Prima di adottare soluzioni informatiche pilotate dalle BigTech è giunto il momento di analizzare il vero valore dei dati digitali che ogni cittadino europeo genera ogni secondo della propria esistenza digitale. i meccanismi dell’’intelligenza artificiale si fondono con le dinamiche delle nostre startup [imprese poco intelligenti] sempre più condizionate da modelli forniti [spesso gratuitamente] dalle BigTech alle PMI italiane, soluzioni cloud [AWS, AZURE, GOOGLE CLOUD, IBM Cloud] e integrazioni di “macchine virtuali”    per digitalizzare i processi delle nostre aziende che producono dati relativi al Made in Italy. Il mondo del cloud computing e delle virtualizzazioni sta condizionando il mondo delle startup europee. 
Per la generazione di “imprese intelligenti” che adottano tecnologie abilitanti in modo consapevole e critico è oggi più che urgente confrontarsi e condividere le proprie esperienze per abilitare altri imprenditori e innovatrici coinvolte nella generazione di una nuova intelligenza economica collaborativa italiana, e perché no,   in futuro anche europea. L'intelligenza artificiale, meglio conosciuta come AI, è la capacità di un computer digitale o di un robot controllato da computer di intraprendere azioni che solitamente sono connesse ed eseguite da esseri che dimostrano un certo livello  di intelligenza.
L’intelligenza artificiale ha dimostrato che i computer potrebbero svolgere molti compiti difficili e complessi con il continuo sviluppo di prodotti digitali: integrandola  in diverse aree,  come la diagnosi medica, i motori di ricerca informatici e il riconoscimento vocale possiamo dedicare più tempo all condivisione del sapere e ad un nuovo “umanesimo digitale” che riporti al centro dei processi industriali ed economici l’uomo e il Pianet. Questo processo si può definire  con una sola espressione: “economia rigenerativa". Secondo un recente rapporto lanciato da PwC, l’intelligenza artificiale molto probabilmente favorirà la crescita del PIL globale del 14% entro il 2030 grazie ad un suo consapevole dell’’intelligenza artificiale e del suo impatto sul settore delle “imprese intelligenti" [ex startup].  La ricerca evidenzia inoltre che il 45% dei guadagni economici totali entro il 2030 deriverà dal miglioramento dei prodotti, stimolando la domanda dei consumatori. L’intelligenza artificiale favorirà una maggiore varietà di prodotti, aumentandone la personalizzazione, l'attrattività e l’accessibilità nel tempo. Il nostro mondo oggi non sarebbe lo stesso senza l’intelligenza artificiale. Guardiamo i programmi TV Netflix preferiti e otteniamo consigli sui brani perfetti su YouTube o Spotify. Le aziende utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare il modo in cui il loro prodotto o piattaforma serve i propri utenti, alcune ci aiutano a sfruttare l'intelligenza artificiale anche       per migliorare le aree morte della propria attività aziendale, non solo il prodotto stesso. UiPath, ad esempio, è riuscita a crescere da piccola startup a azienda leader grazie alla potenza di questa tecnologia che apre nuove possibilità e definisce una chiara esigenza di RPA: l'automazione  dei processi robotici. L'intelligenza artificiale di UiPath consente di scoprire scientificamente opportunità di automazione e potenziare i tuoi robot con competenze di intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale ha avuto uno sviluppo così consistente negli ultimi anni che ora esistono più segmenti a seconda del settore che utilizza questo tipo di tecnologia.
Per capire come questi settori lavorano insieme e scoprire come l'intelligenza artificiale ha plasmato il loro futuro, faremo una piccola deviazione per definire i tre tipi  di imporese inteligneti AI:

1. Principali aziende di intelligenza artificiale , che si concentrano sullo sviluppo della tecnologia incentrata sulla creazione di intelligenza artificiale e che includono:
● Scrubing e pulizia dei dati
● Modellazione dei dati
● Distribuzione

2. Aziende di applicazione dell'intelligenza artificiale : sono orientate verso aziende di diversi settori che svolgono compiti specifici utilizzando l'intelligenza artificiale. Questi includono:
● Analisi e comprensione del testo
● Analisi e comprensione di immagini e video
● AI per bot e voce

3. Le società di intelligenza artificiale del settore sono costituite da società di ML/AI che applicano questa tecnologia a problemi specifici e verticali aziendali. Puoi facilmente riconoscere una startup di questa categoria, poiché utilizza questo formato per descrivere la propria attività come "AI per ______".

CB Insights ha lanciato lo scorso anno un rapporto che presentava le aziende private di intelligenza artificiale più promettenti al mondo che probabilmente continuerebbero a crescere ed espandersi  a livello globale. Esistono 100 aziende di intelligenza artificiale che si concentrano su una migliore trasparenza, meno rischi climatici, modellizzazione dei virus e altro ancora a cui puoi accedere nel rapporto completo. Secondo una mappa del mercato che presenta le 100 migliori startup di intelligenza artificiale tramite CB Insights l’adozione dell’IA continuerà a crescere in modo esponenziale nei prossimi 5 anni, passando dal 45% al ​​+70%, secondo il rapporto The State of AI lanciato da McKinsey & Company.

Questo studio mostra che alcune delle funzioni aziendali principali in cui l’adozione dell’intelligenza artificiale è più comune sono le operazioni di servizio, lo sviluppo di prodotti e servizi, nonché il marketing e le vendite. I tre principali casi d’uso sono l’ottimizzazione delle operazioni di servizio, il miglioramento dei prodotti basato sull’intelligenza artificiale e l’automazione dei contact center, con l’aumento più considerevole nell’uso dell’intelligenza artificiale nell’allocazione del budget di marketing e nell’efficacia della spesa delle aziende. Per quanto riguarda il 2023, molto probabilmente continueremo a vedere l’intelligenza artificiale espandersi oltre nuovi confini e settori, diventando una delle tecnologie più influenti al mondo. L’intelligenza artificiale avrà un impatto maggiore del fuoco. afferma Sundar Pichai, amministratore delegato di Google. Ad esempio, Grammarly era una piccola startup che ha aperto i battenti nel 2009 e ha cercato di utilizzare l’intelligenza artificiale per potenziare il proprio prodotto. Nonostante i grandi sforzi compiuti dal team, solo di recente l’intelligenza artificiale ha reso possibile l’analisi di un testo e la ricerca di sottigliezze, come problemi di leggibilità ed elementi dello stile di scrittura.

Quindi presto incontreremo nuove possibilità aperte da uno sviluppo più ampio dell'intelligenza artificiale che ci spingerà a espandere il business o a trovare le soluzioni necessarie in questo mercato. Gli Stati Uniti non sono gli unici a vedere il continuo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Anche l’Europa si trova ad affrontare una rapida crescita. Secondo lo State of European Tech Report 2021 di Atomico, le aziende europee del settore deep tech hanno raccolto 20 miliardi di dollari                da gennaio a settembre 2022, più del doppio dei loro investimenti totali nel 2021. Inoltre, in un recente rapporto pubblicato da Forrester e supportato dal seguente studio tramite Angular Ventures, le imprese e le industrie deep tech continuano a dominare l’attività di investimento, rappresentando circa il 70% dei round di investimento in Europa e Israele. Secondo lo studio Enterprise & Deep Tech VC in Europe & Israel di Angular Ventures. Lo sviluppo di successo di Tesla, insieme alle tendenze del mercato europeo e alle storie di successo, ha motivato i fondatori a concentrare le loro startup sull’intelligenza artificiale, queste tendenze si rafforzeranno man mano che sempre più startup inizieranno a concentrarsi sulle tecnologie deep tech e IA.

I fondatori non sono gli unici a spostare la loro attenzione su questa parte dell’ecosistema perché anche sempre più investitori e i principali fondi di venture capital europei stanno investendo i loro soldi in startup basate sull’intelligenza artificiale. Secondo Sifted e Dealroom , questi sono i fondi di VC più attivi in ​​Europa a sostegno delle startup di intelligenza artificiale:
● SOSV - la società di VC statunitense più attiva che investe nella deep tech europea.
● Amadeus Capital Partners - Fondo di capitale di rischio con sede a Cambridge che investe in fasi iniziali e finali in Europa e America Latina e solitamente investe denaro nella tecnologia profonda.
● Fondo Gründerfond High-Tech- Una società di venture capital pubblico-privata con sede a Bonn che investe direttamente in aziende tecnologiche in fase iniziale con un elevato potenziale di crescita.
● LocalGlobe - Uno degli investitori nella fase seed più conosciuti in Europa.
● Partech Partners - una società globale di VC con sede a Pfiaris, con uffici a San Francisco, Parigi, Berlino e Dakar.
● Octopus Ventures : investe in startup dal seed alla serie B in tutta Europa, ma con un vivo interesse per il mercato del Regno Unito.
● Speedinvest : dispone di uno specifico team deep tech di data scientist, fisici e fondatori che investono in startup tecnologiche in fase iniziale, con dimensioni dei biglietti che vanno da 200.000 a 2 milioni di euro.
● Kima Ventures- Kima è uno degli investitori più attivi a livello globale e sostiene due startup a settimana.
● Almi Invest - Un fondo di capitale di rischio svedese focalizzato sulla sanità e talvolta sulla tecnologia avanzata.

Le star europee che si preparano a decollare quest’anno sono state scelte dal team di Business Insider e dai rappresentanti di alcuni dei fondi di venture capital sopra menzionati. Alcune delle startup AI presenti in cima a questo elenco con i maggiori round di finanziamento sono:\ ● BenevolentAI - che ha raccolto 292 milioni di dollari
● Unbabel - che ha raccolto 91,2 milioni di dollari
● Twaice - che ha raccolto 40,7 milioni di dollari
● Flexciton - che ha raccolto 28,8 milioni di dollari
● Sprout .ai - che ha raccolto 14,8 milioni di dollari
● Gardin - che ha raccolto 12 milioni di dollari
● Milvue - che ha raccolto 9,2 milioni di dollari
● Metaphysic - che ha raccolto 7,5 milioni di dollari
● Mobius Labs - che ha raccolto 7,3 milioni di dollari
● Depict - che ha raccolto 2,9 milioni di dollari
● Zytlyn - che ha raccolto 2,5 milioni di dollari
● AI build: ha raccolto 1,8 milioni di dollari


INVESTJAM e MADEINITALY.TECH rappresentano due modelli di una nuova economica rigenerativa proiettata nel web 3.0 dove intelligenza artificiale, blockchain e algoritmi di Machine Learning sono inglobati in un processo di robotic process mining funzionali alla cogenerazione di una nuova economia rigenerativa Made in UE, in particolare grazie al supporto del
OVHcloud Startup Program e gli strumenti e tecnologie messi a disposizione dalla società francese più grande in Europa nella fornitura di web hosting, con 32 datacenter per un totale di 250.000 server europei. 


Ci vediamo a milano allo SMAU il 19 ottobre 2023 per scoprire come entrare nel modello di impresa intelligente per il lnacio in Italia dell’economia rigenerativa
MADEINITALY.TECH 


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